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CORRIDONIA - Ha fatto fuoco perché non ce la faceva più a vederla in quelle condizioni. È l'ipotesi investigativa più plausibile sulla tragedia famigliare che si consumata a Pasqua nel Maceratese. Un uomo di 86 anni ha sparato con un fucile e ha ucciso la moglie, anche lei classe 1938, gravemente malata e inferma a letto, poi ha rivolto l’arma contro di sé tentando il suicidio. Il dramma è avvenuto verso le 6.45 in un casolare nelle campagne di Corridonia, contrada Macina. L’allarme è stato lanciato dalla figlia della coppia che con il marito abitano al piano superiore della palazzina: hanno sentito uno sparo e l’uomo è sceso al pianterreno, trovando la 86enne morta e l’anziano ferito a terra. Quando sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri, non c’era più nulla da fare per la vittima mentre il marito era ancora vivo ma in gravissime condizioni ed è stato trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona: è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti anche il medico legale e il pubblico ministero Claudio Rastrelli della Procura di Macerata. Malata di Alzheimer, le condizioni dell’anziana erano recentemente peggiorate. Le indagini non escludono l’ipotesi che l’anziano non sopportasse più di vedere la moglie soffrire e che abbia fatto fuoco per questo motivo. Un’ipotesi che sembra confermata da vicini e conoscenti della coppia, tutti sconvolti per l’accaduto.  

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