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Bruno Cartechini e Palma Romagnoli, uniti nella vita e nella morte. Le due bare, con sopra le foto di Bruno e Palma, l’una accanto all’altra nella chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato di Corridonia stamattina per l’ultimo saluto, un rito funebre molto triste e doloroso per tutta la comunità, che si è stretta a Stefania, la figlia dei due coniugi tragicamente scomparsi per l’omicidio-suicidio del giorno di Pasqua.
Il parroco Don Fabio Moretti ha dato voce alle parole di tutti i presenti in chiesa, ancora increduli e sconvolti per l’inspiegabile epilogo di una vita insieme dei coniugi Cartechini.
"Ora celebriamo questi riti del commiato, ecco raccomandando questi nostri fratelli...." ha esordito il parroco Moretti, "consapevoli che il pensiero e le vie del Signore non sono sempre per noi pienamente comprensibili, affidiamo Palma e Bruno che in modo inaspettato la morte ha strappato all’affetto dei loro cari".
Il sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli, non ha voluto dire nulla nel rispetto di un evento tanto drammatico quanto intimo, la disperazione di Bruno che, piegato dalla malattia della moglie, non è riuscito più a vedere alcuna speranza e la disperazione ha armato la sua mano, a strappare la vita di sua moglie e poi la propria.
Dopo la messa, fuori della chiesa l’ultima benedizione di Don Fabio prima della sepoltura, che ha invitato tutti ad affidarsi alla fede nei momenti più bui dell’esistenza, un rifugio sicuro in cui poter trovare sollievo e conforto.