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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ieri pomeriggio è tornato al campo d’allenamento. Chissà se avrà avuto modo di confrontarsi con mister Maurizio Lauro, dopo le bordate nel post gara di L’Aquila. Alla squadra qualcosa ha detto di sicuro. “Ho chiesto ai giocatori di tornare a vincere”: così Vittorio Massi nell’intervista rilasciata a Daniele Rossi di SportAbruzzo.com. La Samb non ci riesce dal 10 marzo, da Termoli, dall’esordio di mister Marco Alessandrini, esonerato dopo appena tre partite. Bilancio: due punti nelle ultime quattro giornate. Al Riviera delle Palme, invece, l’ultimo pieno risale addirittura al 4 febbraio, al 3-0 al Vastogirardi. Dopo, un pareggio, una sconfitta, un altro pari.
Domenica a San Benedetto c’è la capolista Campobasso, a +8 dai rossoblù marchigiani, ora terzi (seconda L’Aquila, a metà strada), a quattro turni dalla fine. “Come si arriva al match con la prima della classe? Comunque con grande entusiasmo, anche se i risultati in questo momento non ci sono. Vedo che alla fine c’è un bel riscontro di pubblico (a ieri sera duemila biglietti venduti in Riviera, a quali andranno sommati i 3.758 abbonati, ndr)”. E qui Massi rivela la sua amarezza per la decisione della Questura di Ascoli Piceno di concedere solo altri 150 biglietti ai tifosi del Campobasso, dopo i 1.100 della settimana scorsa. “A San Benedetto c’è uno stadio da Serie A. È ridicolo limitare per la questione parcheggi. Sembra una guerra, invece le due tifoserie si rispettano”.
Poi si torna al calcio giocato: cos’è mancato finora alla Samb? “Forse siamo partiti troppo bene. Una volta che uno parte così poi deve mantenere. E noi non siamo stati capaci di farlo. Sono mancate maturità e fortuna. Ieri (martedì, ndr) ho rivisto le azioni di domenica scorsa, le mie lamentele hanno peggiorato la situazione. In un’azione c’è stato un fallo di mano netto in area. E l’arbitro era a un metro. A parte questo, domenica mi ha fatto piacere vedere all’Aquila un sindaco tifoso come Biondi. Lì vedi l’unione tra squadra, società e tifosi”.
Una battuta anche sui rinforzi arrivati dal mercato invernale. Avrebbero dovuto dare un’altra impronta. “Sì, ma io non mi attaccherei a questo. C’è stato un calo di tutta la squadra. Senigagliesi è stato sempre sul pezzo. Fabbrini dava spettacolo all’inizio, poi ha subìto tutto l’ambiente. Da Bontà mi aspettavo qualcosa di più. Forse è stata la troppa pressione. Devi avere gli attributi per scendere in campo con un tifo bello, pressante e competente come quello di San Benedetto”.
Per Massi non è tutto: “Siamo stati molto sfortunati. L’attimo che poteva diventare positivo si trasformava sempre in negativo. Ma per me è stato comunque affascinante. Sono ancora preso e ci credo fino alla fine. Comunque vada è stato un campionato bellissimo”. E c’è un obiettivo comunque forte, da raggiungere: la vittoria dei playoff, per un’eventuale domanda di ripescaggio al piano di sopra.
Finale sul progetto di riqualificazione del campo Ciarrocchi di Porto d’Ascoli, presentato il 2 aprile. “Ci lavoriamo da tempo. Siamo arrivati alla progettazione. E anche alle critiche. Non è tutto messo in discesa. Ho fatto conoscere il Credito Sportivo all’amministrazione comunale. Ma in questo momento andiamo per i fatti nostri. Il Comune non risponderà con il Credito, noi cerchiamo l’assegnazione pluriennale con l’articolo 5 (del decreto legislativo 38/2021, ndr). Il Ciarrocchi non è Massi, è la Sambenedettese. Sto chiedendo di metterci i soldi per l’assegnazione pluriennale. Per il 50% è realizzato. Vogliamo un centro sportivo che non ha nessuno”.
“Il Riviera delle Palme? Quel progetto è quasi pronto, ma se non prendi il Ciarrocchi è inutile andare sullo stadio. Pensavamo andasse subito in Consiglio comunale. La Samb è un vettore, nessuno sta facendo del male alla città” conclude Vittorio Massi.