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Atti sessuali su una studentessa quattordicenne: con questa accusa una professoressa di un istituto superiore di Pescara è stata interdetta dall’insegnamento per un periodo di dodici mesi. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Pescara Francesco Marino, che ha anche stabilito il divieto assoluto di contatti di qualsiasi genere della docente con la ragazza. "Il rapporto di affidamento tra precettore e allieva vale a neutralizzare l’efficacia del consenso della minore" si legge nell’ordinanza. Nella ricostruzione della vicenda, infatti, non emergerebbero costrizioni, ma soltanto una situazione di confusione della ragazza minorenne la quale, dopo qualche tempo, a seguito di manifestazioni di gelosia della donna, sembra avesse deciso di interrompere la relazione. La pm Gabriella De Lucia, con la procedura del codice rosso, aveva chiesto gli arresti domiciliari per la docente. In base alle indagini, un rapporto sessuale sarebbe stato consumato in casa della donna, altri incontri sarebbero avvenuti in locali della scuola. Tutti fatti che, in una vicenda con molti lati ancora da chiarire, risalirebbero a due anni fa e sono emersi dopo la segnalazione della psicologa della scuola che aveva in trattamento la ragazza e ne ha raccolto le confidenze. Mentre il legale dell’insegnante, l’avvocato pescarese Carla Tiboni, ha annunciato il ricorso al tribunale della libertà, c’è incredulità nella scuola, si legge ancora su organi di stampa locali, dove la docente è molto stimata sia dai colleghi sia dagli studenti.

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