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Proseguono le indagini per capire causa e dinamica del naufragio della scorsa notte avvenuto a largo di San Benedetto del Tronto, dove il peschereccio Antonio Padre, è affondato a seguito di una forte collisione con la piattaforma inattiva di estrazione del gas Fabrizia 1.
Già nella notte, gli uomini e le donne della Guardia Costiera picena, sotto la guida del Comandante Alessandra Di Maglio, hanno ascoltato tutti i membri dell’equipaggio del peschereccio affondato, oltre che i marittimi che per primi hanno prestato soccorso.
Alle prime luci dell’alba, poi, sfruttando una finestra meteo favorevole, mezzi aerei, navali e subacquei della Guardia Costiera hanno setacciato la zona del sinistro alla ricerca del relitto del peschereccio Antonio Padre e al fine di monitorare il tratto di mare da possibili inquinamenti. "Al momento non sono stati rilevati sversamenti" - ha rassicurato la Comandante della Capitaneria Alessandra Di Maglio anche dopo la perlustrazione dei sub e quella aerea.
Le ricerche sono state condotte dal 1° Nucleo Subacquei di San Benedetto del Tronto a bordo del gommone GC B080, dal gommone GC A15 e dall’elicottero AW139 della Base Aereomobili della Guardia Costiera di Pescara sotto il coordinamento della Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Intorno alle 10 il relitto è stato individuato nei pressi della piattaforma Fabrizia 1, adagiato su un fondale di 20 metri.
La Capitaneria di porto ha emanato apposito avviso ai naviganti e raccomanda la massima prudenza a tutte le unità in navigazione nella zona interessata dal naufragio.
Anche il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo ha seguito costantemente l’evolversi della vicenda dell’affondamento del motopeschereccio "Antonio Padre" trepidando come tutti per le sorti dei membri dell’equipaggio.
“Fortunatamente sono tutti salvi, ma ancora una volta questa città ha dovuto fare i conti con un incidente in mare che grazie a Dio, almeno stavolta, non ha preteso un tributo in vite umane.Saranno ovviamente le autorità ad appurare le cause della sciagura: a nome della comunità sambenedettese, stringo in un affettuoso abbraccio i tre marittimi e le loro famiglie augurando loro di poter quanto prima superare il grande spavento provato. Ringrazio infine la Guardia Costiera che, anche con il supporto di innovative soluzioni tecnologiche, ha potuto intervenire tempestivamente e l’equipaggio del motopeschereccio "Roberta" che ha tratto in salvo i naufraghi”.
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