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ANCONA – Grave accusa di abusi sessuali su una minorenne pende su un padre nel capoluogo marchigiano. Per l’uomo il tribunale dei minori ha deciso di sospendere la patria potestà. La madre è indagata per concorso morale, accusata di aver saputo e non aver denunciato gli abusi. La denuncia è stata portata avanti da un’amica della vittima, che ha 17 anni oggi, e che ha raccontato di aver subito gli abusi tra il 2021 e il 2022. Le confessioni della ragazza sono state fatte inizialmente all’amica, poi formalizzate presso la polizia nell’ottobre scorso. Ieri mattina, la testimonianza della giovane è stata registrata in un incidente probatorio dal gip Carlo Masini, per assicurare che le sue dichiarazioni siano utilizzabili in un eventuale processo futuro. Secondo le indagini, gli abusi avrebbero avuto luogo in casa, nei momenti in cui padre e figlia erano soli.
Nonostante la ragazza avesse cercato di confidarsi con la madre, non sono state prese misure immediate fino al 2022, quando è stata allontanata dalla casa familiare e ospitata presso lo zio materno. La nuova sistemazione ha dato alla minore la sicurezza di confidarsi ulteriormente, condividendo quanto accaduto con un’amica conosciuta dopo il trasferimento, la quale ha poi denunciato i fatti alle autorità.
L’adolescente è attualmente ospitata in una struttura protetta, lontano dall’ambiente familiare. Dopo essere stato interrogato, il padre è partito per il suo paese d’origine e non è più ritornato.
La minore è ora sotto la tutela dell’avvocato Michela Dentici, assistita legalmente dall’avvocato Giulia Remia, mentre i genitori sono difesi dagli avvocati Francesca Petruzzo e Andrea Coen. Il caso è coordinato dalla procuratrice aggiunta Valentina D’Agostino, che segue gli sviluppi di una vicenda che ha scosso la comunità di Ancona.

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