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AVEZZANO - Ben 73 lavoratori irregolari in discoteca. Alla vigilia della festa del Primo Maggio la guardia di finanza di Avezzano ha chiuso il locale e ha segnalato all’ispettorato i datori di lavoro.

E’ questo il bilancio dell’operazione delle fiamme gialle nel capoluogo marsicano.
Dai deejay agli addetti alla sicurezza, ma anche artisti, addetti all’accoglienza, barman, addetti al guardaroba e persino cassiere, ballerine e un fotografo: tutti avrebbero lavorato irregolarmente o in nero nella discoteca di Avezzano.

La finanza ha documentato inoltre anche una serie di anomalie sul fronte previdenziale: omessa registrazione sul Libro unico del lavoro delle effettive ore di lavoro svolto, la mancata consegna dei prospetti paga, la mancata corresponsione della maggiorazione per lavoro notturno-festivo, il ritardato invio delle comunicazioni di assunzione, la mancata annotazione delle ore effettivamente prestate dal personale, il pagamento degli stipendi in contanti, quindi in nero.

Tutta la documentazione è finita sui tavoli dell’ispettorato territoriale del lavoro, Inps e Inail oltre che all’Agenzia delle entrate, per le determinazioni di competenza. "Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste - rimarca la Guardia di Finanza. L’attività d’indagine, nel frattempo, ha portato l’ispettorato del lavoro a chiudere temporaneamente il locale. 

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