Ascoli-Cosenza 0-1: Tutino mette di nuovo nei guai i bianconeri
Foto Ascoli Calcio
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ASCOLI PICENO – È tutto da rifare. Tanto pesante l’1-0 di sabato scorso sul campo della Ternana, quanto sanguina questa sconfitta, sempre di misura, in casa col Cosenza degli ex Viali, D’Orazio e Forte. L’Ascoli di nuovo nei pasticci. Carrera, al secondo stop della sua gestione, resta senza vittoria e senza gol al Del Duca per la terza partita consecutiva. Già, un’altra occasione sciupata. Con un palo e due rigori tolti dal Var.

Diluvia sullo stadio bianconero, campo pesante. Anche patron Pulcinelli tra gli 8.073 presenti, è il record stagionale, dopo i messaggi di contestazione comparsi l’altra notte. Carrera ridisegna un 3-4-1-2 e propone due novità rispetto alla trasferta di Terni, capitan Botteghin (titolare dopo oltre due mesi) al posto dello squalificato Bellusci in difesa e Masini preferito a Valzania a centrocampo.

Subito il Cosenza, vestito di verde: punizione di Calò, pallone deviato in angolo da Masini che sfiora il palo. Vasquez chiede ai compagni di parlarsi. Ma al 5’ il primo episodio: Zedadka guadagna un piazzato, si incarica della battuta Caligara, l’arbitro Piccinini vede un mani di Camporese e fischia il rigore. Poi, richiamato dal Var, il fischietto di Forlì cambia idea. Si prosegue. All’8’ ancora Ascoli: Caligara per la spizzata di Di Tacchio e il tocco sotto misura di Nestorovski, ma Marson (in campo dopo 16 mesi) respinge. Minuto 17, occasione enorme: Falzerano crossa per l’incornata di Zedadka, palo, rimpallo, Marson esce coi pugni su Masini, l’Ascoli chiede invano il penalty.

Il Del Duca spinge, i bianconeri pure. Palla recuperata, sempre Falzerano dalla destra, uscita bassa di Marson poi Antonucci spazza in angolo. Il Cosenza chiaramente in difficoltà, prova ad abbassare i ritmi. E al 24’ ecco la chance anche per i calabresi: punizione di Calò, spizzata di Camporese sul palo, poi Forte non inquadra la porta. L’Ascoli sembra aver preso paura. A ruota, infatti, il tentativo (fuori misura) di Calò.

Ora sfida di nuovo in equilibrio. I silani tengono più palla (63% di possesso al riposo). Al 36’ altra annotazione: l’invito di Voca per la testa di Forte (fischiato dai suoi ex tifosi), palla alta. L’andamento della gara, intanto, è più placido. E Vaisanen rimedia il primo cartellino giallo. Ma al 41’ il lampo di Tutino, servito da D’Orazio (che vince un duello con Falzerano): destro a giro che tocca il (secondo) palo e si insacca, 0-1. Per l’attaccante rete numero 17 della stagione, la quinta consecutiva. Vasquez si arrende (per la prima volta al Del Duca) dopo un’imbattibilità che durava da 478 minuti.

L’Ascoli torna in avanti a testa bassa. Ma non punge. All’intervallo, dopo 120 secondi di recupero, Cosenza avanti.

Smette di piovere. Nella ripresa in campo gli stessi 22. Subito il tiro dalla distanza di Caligara, poi sulla palla di Zedadka l’incornata di Di Tacchio facile per Marson. Dopo è Falzerano che arma la testa di Duris, ma anche stavolta pallone troppo centrale. Al 52’ grande chance sulla palla recuperata da Di Tacchio, il diagonale di Caligara finisce non lontano dal secondo palo della porta di Marson. Molto bene l’Ascoli, fatica il Cosenza. Ancora: imbucata da Nestorovski per Duris, conclusione respinta dal portiere calabrese.

C’è la fiammata ospite: D’Orazio per Tutino a centro area, Masini in scivolata salva in corner.

Al 59’ Carrera smonta l’attacco: fuori Nestorovski e Duris, dentro Rodriguez e Tarantino (al secondo gettoni in B). Intanto, problemi a una spalla per Marson e gioco fermo per un paio di minuti. L’Ascoli riprende a macinare gioco. Al 65’ il solito Falzerano per l’inzuccata di Rodriguez a lato.

Viali corre ai ripari: richiama in panchina Forte, D’Orazio e Voca, inserisce Mazzocchi, Zuccon e Frabotta. I suoi si rifanno vedere con il colpo di testa di Calò e un cross quasi dal fondo neutralizzato da Vasquez. Gioco spezzettato, intanto. E nervi tesi. Carrera dà spazio anche a D’Uffizi (per Caligara). Al 76’ contropiede velocissimo del Cosenza: Camporese per Mazzocchi e Vasquez è decisivo coi piedi. Entrano anche Streng e Celia, ma altra ripartenza ospite, con Marras e poi Frabotta che non riescono a pungere.

All’84’ l’altro rigore concesso all’Ascoli (protagonisti Rodriguez e Marras) e anche stavolta tolto dal Var. Il Picchio resta in avanti: angolo, deviazione di Meroni che rischia l’autorete. L’ultimo paio di emozione in coda al maxi recupero di 8 minuto. Prima Canotto intercetta un rinvio di Vasquez, che rischia grosso, poi lo stesso portiere bianconero risolve in uscita una ripartenza del Cosenza.

Finisce qui. L’ex Viali è praticamente salvo, l’Ascoli resta a quota 37, nella zona calda, e a 180 minuti dalla fine dovrà ancora soffrire. Applausi, comunque, dalla curva alla squadra e il coro: “Noi vogliamo questa salvezza”.

Il tabellino di Ascoli-Cosenza 0-1

ASCOLI (3-4-2-1): Vasquez; Vaisanen (37’ st Streng), Botteghin, Mantovani; Falzerano (37’ st Celia), Masini, Di Tacchio, Zedadka; Caligara (29’ st D’Uffizi), Duris (14’ st Tarantino); Nestorovski (14’ st Rodriguez). A disp. Viviano, Bolletta, Giovane, Quaranta, Adjapong, Valzania, Tavcar. All.: Carrera
COSENZA (3-5-2): Marson; Meroni, Camporese, Fontanarosa; Marras, Voca (22’ st Zuccon), Calò, Antonucci (42’ st Cimino), D’Orazio (22’ st Frabotta); Tutino (34’ st Canotto), Forte (22’ st Mazzocchi). A disp.: Lai, Castelnuovo, Gyamfi, Crespi, Viviani, Praszelik, Florenzi. All. Viali.
Rete: 41’ Tutino.
NOTE: ammoniti Vaisanen, Falzerano, Mantovani, Calò, Di Tacchio, Camporese, Zuccon, Fontanarosa, Meroni. Angoli: 11-3. Recuperi: 2’ pt, 8’ st. Spettatori: 8.073 (inclusi 186 tifosi ospiti).

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