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AOSTA - Sohaib Teima, il ventunenne di Fermo condannato a sei mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della compagna, ha annunciato tramite il suo avvocato l’intenzione di impugnare la sentenza emessa venerdì scorso dal tribunale penale di Grenoble. Inoltre, gli è stato imposto il divieto di fare ingresso in Francia per dieci anni, come comunicato dall’avvocato francese Samir Bellasri.
Teima è gravemente indiziato di aver ucciso Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, originaria di Lione. La giovane è stata trovata morta con un taglio alla gola alla fine di marzo in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. Dopo l’omicidio, Teima era tornato in Francia, dove è stato arrestato il 10 aprile a Lione.
Durante il processo, l’avvocato Bellasri ha evidenziato che "i documenti oggettivi che contraddicono la denuncia della signora Laisne, inclusi scambi su WhatsApp e confessioni via e-mail, sono stati ignorati dal presidente della Corte". Il legale sostiene che tali documenti dovrebbero essere sottoposti a perizia per verificarne l’autenticità, ma la Corte si è rifiutata di considerarli, respingendo anche le richieste di ulteriori indagini.
Teima, che nega di aver commesso atti di violenza contro Laisne, si prepara ora a ricorrere in appello contro la decisione del tribunale. Resta da definire la data in cui il sospettato sarà estradato in Italia, dove dovrà affrontare il processo per omicidio premeditato e aggravato, avviato dalla procura di Aosta.