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COLLI AL METAURO (ANSA) - TreValli Cooperlat ha deciso di sospendere temporaneamente le attività nel suo stabilimento di Colli al Metauro (Pesaro Urbino). Questa misura precauzionale permetterà di effettuare una verifica approfondita e, se necessario, la bonifica degli impianti di produzione per assicurare il pieno ripristino delle funzioni e la salubrità dell’ambiente di lavoro e dei prodotti finiti.

La decisione arriva in seguito a un’inchiesta della Procura di Pesaro, innescata dalle denunce di due ex dipendenti. Le perquisizioni e i sequestri effettuati dai carabinieri del Nas hanno sollevato sospetti su possibili adulterazioni nel processo di produzione dei prodotti lattiero-caseari. Al momento, le indagini coinvolgono tre società e nove persone, con accuse che spaziano dalla frode in commercio alla vendita di prodotti contraffatti e adulterati, accuse che devono ancora essere confermate.

Durante le operazioni sono state sequestrate circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero-caseari, oltre a 2,5 tonnellate di presunte sostanze sofisticanti, tra cui soda caustica. Nonostante ciò, TreValli Cooperlat assicura che nessuna anomalia è stata riscontrata nei prodotti già sul mercato.

In risposta alla situazione e per facilitare le indagini, Gianluigi Draghi, presidente di Fattorie Marchigiane, ha presentato le dimissioni durante l’ultimo consiglio di amministrazione. Al suo posto, è stato nominato Giampaolo Lizzi come nuovo Direttore di produzione, con la responsabilità specifica degli stabilimenti di Colli Al Metauro e di Amandola, inclusi la sicurezza e il controllo qualità.

TreValli Cooperlat desidera inoltre rassicurare i consumatori sulla genuinità dei prodotti provenienti dagli stabilimenti di Jesi e di Amandola, attualmente non coinvolti nell’indagine. (

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