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ASCOLI PICENO – “Sono 16 su oltre 70 gli agenti di Polizia del Reparto Mobile di Senigallia e della Questura di Ascoli feriti nel corso dei violenti incidenti accaduti a seguito della partita Ascoli–Pisa, che ha sancito la retrocessione della squadra bianconera in Serie C” scrivono in una nota il segretario Sap di Ascoli Piceno, Filippo Moscella, e quello di Ancona, Massimiliano D’Eramo.

“Poco meno di 10.000 persone hanno partecipato alla partita, al termine della quale è stato assediato lo stadio ed attuata una lunga serie di tafferugli effettuati con uso di bombe carta, lancio di bottiglie, sedie, tavoli, sassi e mattoni, tanto da lasciare il sospetto che ci sia stata la regia di coloro che vanno allo stadio solo per commettere reati e violenze e non per sostenere la propria squadra”.

“Solo la professionalità e la freddezza di tutti i poliziotti hanno permesso di bloccare il tentativo dei violenti di raggiungere gli spogliatoi e gli atleti, molto probabilmente il loro primario obiettivo, violenti che, si auspica, saranno indentificati e perseguiti nel minor tempo possibile dando un segnale di fermezza della presenza dello Stato”.

“Non è il momento delle polemiche ed in attesa delle risultanze delle indagini per quanto successo crediamo che sia necessario un approfondimento, anche in relazione alla quantità dei rinforzi inviati dal Viminale, inferiori rispetto alle richieste effettuate dalla Questura ascolana. Esprimiamo totale solidarietà e piena vicinanza a tutti i colleghi feriti, precisando che faremo di tutto per far chiarire all’amministrazione ogni aspetto della vicenda, perché è inaccettabile un numero così elevato di feriti durante scontri che si potevano, vista la situazione, forse prevedere” si conclude la nota firmata dai due segretati provinciali.

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