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LORETO - Un caso di spaccio di cocaina nell’Anconetano porta alla confisca definitiva di un’abitazione del valore di 210.000 euro, situata a Loreto, precedentemente intestata alla moglie di un operaio 44enne di origine straniera, ora condannato in via definitiva. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo hanno eseguito il decreto di confisca, emesso il 12 febbraio dal Tribunale di Ancona - Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta della Procura basata su segnalazioni del Norm.

Il 44enne, che aveva già precedenti specifici per spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato nel febbraio 2020 e successivamente condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione, con un’ammenda di 20.000 euro. La sentenza è arrivata dopo che le indagini avevano accertato la sua responsabilità in numerosi episodi di spaccio di cocaina tra marzo 2017 e ottobre 2019 nella provincia di Ancona.

L’immobile, acquistato dalla moglie dell’uomo nel gennaio 2020 per 80.000 euro, è stato oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria e climatizzazione, che ne hanno incrementato notevolmente il valore. Secondo le autorità giudiziarie, l’acquisto dell’abitazione sarebbe stato finanziato con i proventi dell’attività illecita di spaccio, dato il costo sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

La confisca dell’immobile si inserisce nel quadro delle misure di prevenzione patrimoniale, volti a colpire i patrimoni accumulati attraverso attività criminali. È stato presentato un appello contro il provvedimento di confisca, segno che la battaglia legale potrebbe continuare nei prossimi mesi.

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