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PESARO. Tredici rinvii a giudizio nell’inchiesta sul presunto latte adulterato. L’udienza preliminare si terrà il 4 marzo 2026 presso il tribunale di Pesaro. Ammessa come parte civile L’associazione a difesa dei consumatori Codici. Nell’aprile 2024, la perquisizione dei Nas negli stabilimenti di Fattorie Marchigiane, controllata dal gruppo Cooperlat, a Colli al Metauro, e a Jesi. I controlli erano seguiti all’esposto di due ex dipendenti. I Nas e gli ispettori ministeriali avevano sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, soda caustica e acqua ossigenata. Un valore complessivo di 800 mila euro. Poi l’apertura dell’inchiesta a carico di tre società e nove persone. Numerosi i campionamenti, effettuati nel corso delle indagini, di latte e altri prodotti sui quali sono state condotte analisi microbiologiche. Perquisizioni erano state eseguite a carico degli indagati ai quali sono stati sequestrati telefonini e dispositivi informatici poi sottoposti ad analisi forensi da parte di consulenti. Ora il rinvio a giudizio per tredici persone. I reati contestati vanno dalla frode in commercio alla vendita di sostanze contraffatte e adulterate. Commercio di sostanze alimentari nocive, falsità materiale. Nell’estate dell’anno scorso era ripartita l’attività di Fattore Marchigiane a Colli Al Metauro. Lo stop alla produzione era stato deciso, in precedenza dal consiglio d’amministrazione della società agricola, per consentire le attività di verifica ed eventuale bonifica degli impianti di produzione e dell’intera struttura. Per cinque dipendenti era scattata la misura dell’interdizione dal lavoro per sei mesi. 

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