Secondo colpo Lube: il centrale Gargiulo
Fonte Lube Civitanova - Foto Prisma Taranto Volley
Condividi:

CIVITANOVA MARCHE – Secondo colpo per la Cucine Lube Civitanova, che alza il muro e fa il pieno di grinta. Dopo lo schiacciatore canadese Eric Loeppky, ingaggiato fino al 2027 il centrale Giovanni Maria Gargiulo, classe 1999, alto 210 centimetri, napoletano originario di Sorrento.

Reduce dalla salvezza con la Gioiella Prisma Taranto e dall’esperienza di fine stagione con i transalpini del Turcoing Lille Metropole, quarti in campionato, il neo biancorosso viene da un periodo denso di impegni, coronato dalla chiamata in azzurro da parte del Ct Ferdinando De Giorgi per il collegiale di inizio maggio a Roma. Gargiulo si prepara inoltre a rinnovare il suo biglietto da visita con il titolo di dottore in Scienze Motorie, grazie alla laurea magistrale conseguita giovedì scorso con votazione di 110 e lode.

Lunedì, alle 18, la new entry incontrerà giornalisti e tifosi all’Eurosuole Forum per una conferenza stampa di presentazione.

Il suo palmares sportivo vanta un argento agli Europei Under 19 del 2017 e un secondo argento messo al collo nella spedizione con la Nazionale di categoria al Mondiale U21 in Barhain nel 2019. Avventura, quest’ultima, che ha fatto da preludio al suo percorso in SuperLega Credem Banca, serie affrontata per due stagioni da terzo centrale alla Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia per poi aprire un nuovo capitolo di due annate molto positive alla Gioiella Prisma Taranto, in cui ha mostrato progressi evidenti. Nella Regular Season 2023/2024 l’ex tesserato degli ionici ha stampato 36 muri vincenti costituendo con il compagno di reparto Jendryk Jeffrey un duo ermetico e aggressivo sotto rete.

Secondogenito di una famiglia in cui nessuno ha mai giocato a volley, Gargiulo è approdato nel mondo della pallavolo quasi per caso a 15 anni, mettendosi alla prova nel vivaio della Materdominivolley.it Castellana Grotte, spinto da un amico di famiglia che era rimasto impressionato dalla stazza. Giovanni, che all’epoca praticava nuoto e tennis, decise di seguire l’istinto, il resto è storia. L’atleta ha militato per cinque anni in Puglia portando avanti la crescita in A2 e segnalandosi come prospetto prima di spiccare il volo nella massima serie.

Tutto bicipiti e potenza sul taraflex, intellettuale e riflessivo fuori dal campo, tra una partita e l’altra il nuovo centrale della Lube ama alternare la lettura dei saggi di filosofia allo svago con i romanzi gialli, rigorosamente grandi classici.

Così il coach della Lube, Giampaolo Medei: “Do il mio benvenuto a un giocatore reduce da un’ottima stagione in cui ha mostrato grandi qualità tecniche e caratteriali. Credo proprio che faccia al caso nostro perché ha margini di miglioramento dal punto di vista tecnico ed è ancora abbastanza giovane. Di sicuro ha personalità e motivazioni per crescere e dimostrare di poter arrivare a livelli più alti nel panorama pallavolistico. Anche il suo atteggiamento in campo e la grinta ci hanno colpito. Siamo sicuri che Giovanni si sposerà benissimo con il progetto Lube per il futuro”.

Queste, invece, le prime parole da biancorosso del centrale Giovanni Gargiulo
: “Qualsiasi giocatore ambisce a vestire la maglia della Lube. Sono orgoglioso dell’opportunità, è un nuovo punto di partenza. Dico grazie alle squadre in cui ho giocato, tappe importanti nella mia vita. Il progetto biancorosso arriva alla fine di un ciclo a Civitanova ed è ben studiato dalla dirigenza. Ho tanto da dare e posso crescere ancora. Ai tifosi biancorossi dico che potranno sempre contare sulla mia cazzimma napoletana sotto rete. Quando gioco mi piace motivarmi e alla Lube gli stimoli sono infiniti. Tra l’altro ho sempre militato in realtà che riuscivano a integrare giovani e veterani dando vita a gruppi uniti. Per me è stata una fortuna avere come compagni giocatori esperti, a prescindere dal ruolo. Tra i vari compagni ho ammirato molto Candellaro, Cester, Lanza, Rizzo e altri. L’idolo indiscusso che mi ha sempre ispirato è Simon. Ho giocato con centrali fantastici come Flavio e i già citati Candellaro e Cester, ma Robertlandy è un mostro sacro. Chinenyeze è il giocatore che più me lo ricorda come stile di gioco” conclude Gargiulo.

Tutti gli articoli