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SAN BENEDETTO - Un’ apparecchiatura all’avanguardia per l’ospedale Madonna del Soccorso. Si tratta della nuova colonna laparoscopia acquistata dall’Ast di Ascoli Piceno per l’attività dell’unità operativa complessa di chirurgia diretta dal professor Salomone Di Saverio, soprattutto nella cura dei tumori. Una risoluzione di 4k, di altissima gamma, la prima ad essere stata installata in Italia. Consente di eseguire una chirurgia mini-invasiva guidata dalla fluorescenza. Un modello ancora più evoluto di quello già presente nella sala operatoria dell’ospedale rivierasco

“I migliori campi di applicazione – precisa il prof Di Saverio - sono nell’identificazione dei linfonodi nel cancro gastrico, del retto e dell’esofago. A San Benedetto abbiamo iniziato dal 2022 la chirurgia laparoscopica dell’esofago, una chirurgia molto specialistica, di alta complessità, che altrimenti viene eseguita solo in centri sanitari del nord".

Il primo intervento allo stomaco laparoscopico con questa nuova colonna è stato effettuato dieci giorni fa
in stretta collaborazione con l’equipe dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione diretta dalla dottoressa Tiziana Principi: "Ben vengano queste apparecchiature, sono per noi un occhio in più su quello che succede nell’organismo, possiamo seguire in modo più accurato il chirurgo, consentono una collaborazione ancora più stretta in sala operatoria".

La scelta di dotare il nosocomio rivierasco di un’apparecchiatura tecnologica tanto sofisticata, rientra nella visione della direzione Ast di garantire al paziente un percorso che vada dalla diagnosi fino alla terapia oncologica e chirurgia all’interno della stessa azienda, come precisa la dottoressa Nicoletta Natalini direttore generale Ast Ascoli: "Siamo contenti che risulti evidente a tutti la competenza del direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di San Benedetto, il dottor Salomone Di Saverio, soprattutto nella cura dei tumori. E’ importante, infatti, riuscire a trasmettere ai cittadini la fiducia necessaria per far completare loro i percorsi, dalla diagnosi fino alla terapia oncologica e chirurgica, all’interno della nostra azienda sanitaria”.

Nella lotta contro il carcinoma del colon retto essenziale è l’attività di screening. Purtroppo nelle Marche si registra un’adesione del 20% alle campagne di screening rispetto al 30 % nazionale. L’Ast di Ascoli intende potenziare anche il coordinamento tra le diverse equipe e potenziare l’approccio interdisciplinare per garantire al paziente una presa in carico che tenga conto delle sue diverse esigenze, come sottolineato dalla dottoressa Maria Bernadette Di Sciascio direttore sanitario Ast Ascoli: "La parola d’ordine è multidisciplinarietà, ci sarà una presa in carico del paziente che verrà accompagnato dal gruppo multidisciplinare delle cure oncologiche e verrà seguito in tutto il suo percorso di cura dalla fase diagnostica a quella del follow-up".

L’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di San Benedetto ha una dotazione organica formata dal direttore Salomone Di Saverio, 9 dirigenti medici, una specializzanda, una coordinatrice infermieristica, 15 infermieri (più 3 in ambulatorio chirurgico), 7 operatori socio sanitari e 2 case manager dedicate esclusivamente alla breast unit. Nel 2023, ha effettuato 131 procedure di chirurgia addominale oncologica e 86 procedure di chirurgia addominale non oncologica, con una percentuale di circa due/terzi in laparoscopia.




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