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Ha accolto la richiesta della famiglia Lenoci, che si opponeva all’archiviazione del procedimento sulla morte di Giuseppe, il giudice per le indagini preliminari. Alla fine del 2023, il conducente del furgone a bordo del quale il sedicenne di Monte Urano viaggiava, era stato condannato a un anno e quattro mesi per omicidio stradale, ma i familiari del giovanissimo studente degli Artigianelli di Fermo, che quel 14 febbraio 2022 si trovava a Serra De’Conti, ad oltre 100 chilometri da casa per uno stage durante l’alternanza scuola-lavoro, non si sono mai accontentati. E hanno continuato a chiedere perché Giuseppe si trovasse lì, chi avesse autorizzato questa trasferta per un tirocinio formativo tra scuola ed azienda. La richiesta che e’ stata fatta al pubblico ministero da parte del GIP e’ stata quella di riaprire le indagini quindi niente archiviazione per un caso che, con quello di altri due studenti italiani, Lorenzo Parelli e Giuliano De Seta, morti anche loro durante lo stage formativo nel 2022, continua a tenere alta l’attenzione. Attenzione che non e’ mai mancata nel Fermano sulla morte di Giuseppe, per la quale la zia paterna Angela Lenoci, con il papa’ Sabino e la mamma Francesca si sono sempre battuti, continuando a chiedere verita’ e giustizia perche’ "uno studente di 16 anni non può morire da lavoratore".

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