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FANO - La Polizia di Stato ha identificato 5 componenti di una banda specializzata nel compiere furti di auto e eseguito, a carico di questi, 3 misure cautelari. A seguito di alcuni furti di auto avvenuti nella città di Fano, gli agenti del Commissariato avviavano, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, indagini al fine di risalire agli autori degli stessi. In particolare, gli accertamenti degli investigatori del Commissariato vertevano verso le attività illecite riguardanti la rivendita dei pezzi di ricambio di autovetture nella provincia di Foggia.

Gli agenti riuscivano a delineare le responsabilità per i reati di furto aggravato per 11 episodi (8 tentativi e 3 furti consumati) verificatisi tra Fano, Marotta di Mondolfo e Senigallia, avvenuti nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno, con l’identificazione di 5 componenti la
banda, tutti provenienti dalla Puglia, con base operativa a Cerignola (FG) e il recupero di 2
autovetture.

Le indagini permettevano di definire il modus operandi con cui la banda operava: i
malviventi partivano dalla Puglia utilizzando auto prese a noleggio per rendere più difficoltoso il
loro rintraccio, giungevano a Fano in tarda serata per selezionare gli obiettivi per poi colpire a notte fonda in modo da allungare i tempi per i proprietari delle auto trafugate di realizzare quanto
avvenuto e allertare le forze di Polizia. I veicoli venivano forzati con lo sfondamento del deflettore
posteriore e avviate mediante l’utilizzo di una centralina di sostituzione, arrecando ingenti danni.
Immediatamente dopo effettuavano il viaggio di ritorno verso sud utilizzando l’autostrada e
ponendo l’auto a noleggio davanti ai veicoli rubati (stile safety car, da cui il nome dell’operazione),
con la funzione di verificare l’eventuale presenza di veicoli delle Forze di Polizia.
In diversi casi la banda abbandonava le autovetture trafugate per l’azione di disturbo
delle pattuglie del Commissariato fanese.

Le articolate e complesse indagini dei poliziotti del Commissariato, anche con
l’impiego di mirate attività tecniche della Polizia Scientifica, con il coordinamento della Procura
della Repubblica pesarese permettevano l’identificazione dell’intera banda composta da 5 unità e la successiva emanazione da parte del Tribunale di Pesaro di un’ordinanza di applicazione della
misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di uscire dalle abitazione in orario notturno a
carico di 3 di questi. L’esecuzione delle misure veniva operata dagli agenti del Commissariato
fanese a Cerignola con la collaborazione del Commissariato della città pugliese

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