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Una città con il fiato sospeso per l’Ancona, dal pomeriggio di ieri. Iscrizione in Serie C a rischio: la notizia è esplosa come una bomba nel capoluogo, con il presidente malese Tony Tiong (irraggiungibile) che era recentemente intervenuto per smentire le voci di cessione. Poi il colpo di scena, preceduto dalle dimissioni dell’addetto stampa Paolo Papili. E quindi il sindaco Daniele Silvetti, i dirigenti (inclusa l'a.d. Roberta Nocelli, in lacrime), mister Roberto Boscaglia (appena riconfermato) e i sostenitori dorici in sede. Qualche vetro rotto e danni all’interno dello stabile di via Schiavoni. Tanto che è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine.
Danni all'interno della sede dell'US Ancona
Dopo ore di attesa sarebbero stati presentati in extremis (scadenza, perentoria: 4 giugno) i bonifici relativi agli stipendi di marzo e aprile, quelli che mancavano (450mila euro circa). Lo scrive il giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda. Non c'è certezza su chi abbia provveduto. È stato l'ex patron Mauro Canil, che a Tiong aveva ceduto il testimone nell'aprile 2022 e ora detiene il 5% di quote? Chissà.
Di sicuro adesso la palla passa alla Covisoc, l’organo di controllo delle società di calcio. Entro il 10 giugno si esprimerà. L’Ancona resta in attesa.
Qui il post di Binda.
"È scaduto a mezzanotte il termine per le iscrizioni. Tutte le domande sono state presentate, nessuna rinuncia, quindi non ci saranno riammissioni.
L’unico caso sembra essere quello dell’Ancona, che proprio sul filo di lana ha presentato gli ultimi bonifici: bisogna capire se ci sono problemi sulla valuta o no.
Parola alla Covisoc, che si esprimerà tra una settimana.
Se una domanda (l’Ancona, o altre) non sarà accettata, si libererà un posto per il Milan U23. Se i posti saranno due, ci sarà posto anche a una retrocessa (Recanatese o Fiorenzuola). Se saranno tre, si sceglierà la migliore dei playoff di Serie D (Siracusa).
Se saranno accettate tutte, sarà un bel segnale di salute per il nostro calcio".