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Un rito molto breve, presso la moschea di Ancona, per l’ultimo saluto a Jeddi Osama, il 23enne marocchino, naturalizzato italiano, morto venerdì 31 maggio in seguito alle gravi ferite riportate nella rissa che giovedì della scorsa settimana ha bagnato di sangue Piazza Garibaldi a Porto Sant’Elpidio. Un centinaio le persone ad accompagnare il giovane alla sepoltura, una settantina di uomini, ammessi nel tempio islamico, e una trentina di donne rimaste fuori, come impone il culto islamico. Ad accompagnare la famiglia l’avvocato Michela Romagnoli che ha voluto esprimere l’estraneità della vittima ai presunti traffici di droga che sarebbero all’origine della rissa ed ha parlato del fatto che Jeddi Osama si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. A farle eco il fratello e la sorella minori del defunto che chiedono giustizia e verità per il loro caro.

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