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Tarik El Ghaddassi, marocchino di 42 anni, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Ilaria Maiorano, avvenuto la notte tra il 10 e l’11 ottobre del 2022 a Padiglione di Osimo (Ancona). La Corte d’Assise di Ancona ha emesso la sentenza dopo due ore di camera di consiglio.

Il giudice Carlo Cimini ha letto il dispositivo, riconoscendo le aggravanti contestate dalla Procura: omicidio volontario pluriaggravato dalla crudeltà, dai futili motivi, dai maltrattamenti, dalla presenza delle figlie minorenni e dall’aver commesso il fatto durante l’esecuzione di una pena, dato che El Ghaddassi si trovava agli arresti domiciliari. "Un uomo malato di gelosia, arrivato anche a cancellare le tracce del reato", ha dichiarato il procuratore aggiunto Valentina D’Agostino nell’udienza di maggio, durante la quale aveva richiesto la condanna al carcere a vita.

La difesa, rappresentata dall’avvocato Domenico Biasco, aveva chiesto l’assoluzione per l’accusa contestata, puntando piuttosto sull’omicidio preterintenzionale. Nonostante ciò, la Corte ha ritenuto El Ghaddassi colpevole delle accuse formulate. L’imputato era presente in aula, scortato dalla polizia penitenziaria, insieme ai parenti della vittima, tra cui la madre e il fratello di Ilaria Maiorano.

El Ghaddassi, detenuto dal giorno del delitto, è stato anche condannato a pagare un risarcimento danni di 400mila euro per ciascuna delle sue due figlie, di 7 e 10 anni, affidate a un tutore legale. Alla madre della vittima, Silvana Salvatore, originaria di Introdacqua (L’Aquila), dovrà versare 250mila euro, e al fratello Daniele Maiorano 165mila euro. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Enrico Ciafardini, e le figlie, rappresentate dagli avvocati Arianna Benni e Giulia Marinelli, si erano costituite parte civile nel processo.

La difesa ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza.

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