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I 2.26 al secondo tentativo, i 2.29 al terzo (paura, la nostra). Poi spicca il volo: salta 2.34 al primo colpo e 2.37, pure. Per mettere al collo l’ennesima medaglia d’oro della carriera, per confermarsi ancora più leggenda. Gianmarco Tamberi ha vinto tutto: non si è stancato. A 32 anni ecco l’Europeo outdoor numero tre (dopo Amsterdam 2016 e Monaco di Baviera 2022), il quarto in totale. La fame è la stessa, la barba - a metà - anche.
Allo stadio Olimpico di Roma l’azzurro manda in estasi il pubblico, fa divertire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sorrisi, applausi). Dà spettacolo il capitano, meglio: l'icona, dell'atletica italiana, nato a Civitanova Marche, cresciuto a Offagna, di base ad Ancona, ma da tempo il campione di tutti.
L’aveva detto alla vigilia: “Sono in condizioni fisiche stratosferiche”. Eppure, dopo l'inizio in scioltezza rischia di uscire. Illusi. Resta attaccato alla gara con le unghie. Scollina i 2.29 e poi continua a saltare quasi in trance. Finché va a prendersi la migliore misura mondiale del 2024, il record dei campionati. Alla prima gara in stagione, peraltro. E allora mostra le molle dentro le scarpe. Non sbaglia più una virgola. E può festeggiare. Corre col tricolore sulle spalle, dedica l'ennesimo trionfo ai tifosi, quindi si regala l’inchino sotto al palco d’onore dello stadio e finisce con l’abbracciare Mattarella e il bacio alla moglie Chiara. Dopo, ancora abbracci, autografi, foto, compresa quella con la mamma.
Per la cronaca Tamberi precede gli ucraini Vladyslav Lavskyy e Oleh Doroshchuk, entrambi fermi a 2.29. Le Olimpiadi di Parigi sono distanti due mesi. Gimbo sarà portabandiera. Ci arriva volando.