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Finti vaccini all’hub Paolinelli: la Corte dei Conti delle Marche ha condannato l’infermiere Emanuele Luchetti per danno erariale. Dovrà pagare alle casse pubbliche oltre ottomila euro così suddivisi: 1.946 euro alla presidenza del Consiglio dei Ministri e 6.383 euro all’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale oggi ormai divisa in cinque Ast, aziende sanitarie territoriali. Riconosciuta la responsabilità amministrativa del 52enne falconarese, finito sotto inchiesta davanti al tribunale ordinario di Ancona per peculato, corruzione e falsità ideologica, dove rischia un processo; la Procura ha chiuso le indagini preliminari a giugno dello scorso anno per 77 persone e deve ancora pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio o meno. Luchetti è finito davanti ai giudici contabili per la vicenda dei vaccini anti Covid-19, emersa ad Ancona a gennaio del 2022 a seguito di un’indagine della squadra mobile dorica denominata "Euro Green Pass". Tra novembre 2021 e gennaio 2022, l’infermiere, in cambio di denaro, invece di inoculare ai pazienti le dosi di vaccino, gettò via un centinaio di dosi con il consenso dei pazienti che non volevano vaccinarsi. Avrebbe simulato le iniezioni, gettando il contenuto dalla siringa o a terra o dentro i cestini. Il tutto per far ottenere ai pazienti il green pass, una certificazione che in piena pandemia serviva per muoversi e lavorare. Nel periodo contestato l’infermiere lavorava all’hub del centro sportivo Paolinelli, in via Schiavoni, alla Baraccola di Ancona. Il danno patrimoniale contestato, riguarda le dosi gettate e il costo affrontato in quel periodo per i turni di lavoro del personale. Luchetti era difeso dagli avvocati Marta Balestra e Paolo Campanati.

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