Yuasa Battery Grottazzolina, confermato il centrale Cubito
Foto M&G Scuola Pallavolo
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Alla sua sesta stagione grottese, ormai può essere considerato un uomo maglia. Marco Cubito resterà a Grottazzolina per vivere il sogno Superlega con la Yuasa Battery.

Il classe 1992 dice: “Dopo 6 stagioni sono ormai un grottese a pieno titolo, anche in virtù della cittadinanza onoraria ricevuta dal sindaco per la promozione. Sono molto orgoglioso di rappresentare la società in questa nuova sfida, abbiamo stima reciproca e non avrei potuto chiedere di più”.

Il centrale, 202 centimetri d’altezza, ha tanti aneddoti e ricordi: “Sotto il punto di vista sportivo questo appena concluso è l’anno più bello per il traguardo raggiunto. Altre emozioni? Una in particolare che, dal lato personale, ha lasciato il segno: la promozione in A2, due anni fa, abbinata alla SuperCoppa italiana vinta nel nostro PalaGrotta. Doppietta che ha un posto speciale nel mio cuore”.

“Sono molto emozionato: a 32 anni avrò la possibilità di vivere la prima stagione in Superlega. Grottazzolina mi ha dato la fiducia e la possibilità di vivere da vicino il più bel campionato del mondo”.

Con oltre 1.200 punti in carriera e 9 stagioni in serie A, Cubito è sicuramente uno dei centrali esperti della squadra e in questa nuova sfida troverà dall’altra parte della rete molti campioni internazionali: “Sarà un’emozione vedere dall’altra parte della rete giocatori che tra un mese saranno protagonisti alle Olimpiadi e poi da settembre saranno nostri avversari in campionato. Sicuramente nel mio ruolo sarà spettacolare ed elettrizzante affrontare un atleta che fa la differenza come Simon”.

Così sul volley mercato: “La società sta allestendo un roster competitivo”. E fa sua una frase del presidente Romiti: “Siamo andati su non per farci un giro, ma per restare”. L’ultimo pensiero di Cubito va ai tifosi: “Anche nella prossima stagione faranno la differenza, come hanno sempre fatto nel nostro fortino a Grottazzolina, non importa che cambieremo palazzetto perché loro saranno lì a bordo campo a sostenerci e saranno numerosi e belli calorosi”.

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