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Operazione di Procura e carabinieri, all’Aquila, per contrastare la violenza tra bande, formate per lo più da stranieri, che sono state protagoniste di gravi episodi, tra cui rapine, risse e atti di violenza, in particolare nel centro storico. Gli agenti aquilani, infatti, hanno dato seguito a una misura cautelare emessa dal tribunale del capoluogo regionale nei confronti di cinque ragazzi di nazionalità egiziana accusati, a vario titolo, di aver messo a segno due rapine ai danni di un tunisino, di 16 anni, derubato, complessivamente, di poco più di 100 euro: degli indagati, che hanno una età tra 19 e 25 anni, due sono finiti in carcere, mentre gli altri tre sono stati allontanati con il divieto di dimora nell’intera provincia dell’Aquila. Nella fattispecie, gli episodi risalgono al 9 aprile (nella zona di Collemaggio) e al 15 maggio (nell’area del Parco del Castello) e sono stati portati a termine con l’uso di armi da taglio e bastoni. Nel corso del fatto più recente, un vigilante intervenuto a difesa della vittima è stato a sua volta aggredito e ferito, senza che egli potesse far nulla per bloccare l’azione criminosa in cui si era imbattuto casualmente. Alcuni dei destinatari delle misure hanno tentato di sottrarsi ai provvedimenti cautelari allontanandosi anche verso le vicine province e anche fuori regione. Le conseguenti perquisizioni nei confronti dei fermati hanno permesso di rinvenire e sequestrare una mazza da baseball e una pistola giocattolo priva del tappo rosso. Sequestrati anche una decina di grammi di hashish destinati verosimilmente alla vendita. Per questo, due degli indagati dovranno anche rispondere di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.