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La polizia e l’Ast di Fermo hanno disposto la chiusura di un ristorante di Porto San Giorgio a causa delle pessime condizioni igieniche riscontrate. Da un controllo precedente, tra l’altro, il titolare era stato sorpreso a consumare stupefacenti all’interno dei bagni destinati ai clienti. Gli agenti, pertanto, hanno notato subito una situazione igienico-sanitaria precaria. L’Ast ha riscontrato che il locale cucina e le attrezzature si presentavano in condizioni igienico sanitarie precarie per il mancato svolgimento delle procedure ordinarie e straordinarie di pulizia e sanificazione. Presenza di sporco pregresso e residui di cibo dei giorni antecedenti erano presenti persino sulle superfici di lavoro e sul pavimento. Rilievi anche sui servizi igienici: presenti materiali estranei all’attività che impedivano la corretta pulizia della cucina. Anche la conservazione dei cibi nei frigoriferi non era stata correttamente gestita. L’Ufficio di Igiene ha quindi ordinato l’immediata sospensione dell’attività, con chiusura dell’esercizio. Solo nella serata di ieri l’Ast, verificato il corretto ripristino dei locali e delle procedure di pulizia, ha autorizzato la riapertura. Sono comunque in corso accertamenti della questura e del Comune per la verifica requisiti soggettivi per il possesso della licenza. A Porto Sant’Elpidio, invece, giovedì scorso, in via Reggio Emilia, la polizia ha effettuato un controllo di tre extracomunitari a bordo di un’auto nel cuore della notte. Uno di questi, un ventisettenne di origini nordafricane, risultava gravato da numerosi precedenti per spaccio ma anche per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato accompagnato in questura dove si è lasciato andare a comportamenti autolesionisti ed aggressivi, tanto che per immobilizzarlo, i poliziotti hanno dovuto ricorrere all’utilizzo del taser. Gravato anche da due precedenti espulsioni, per l’uomo l’ufficio immigrazione ha predisposto le pratiche che hanno consentito di accompagnare lo straniero presso il Cpr di Bari, dove verrà trattenuto in attesa del rimpatrio. 

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