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"Indignati per le improvvide scelte che la direzione generale dell’Ast di Ascoli Piceno si ostina a portare avanti nonostante le nostre grida d’allarme”. La denuncia è di Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Fials e Ugl Salute secondo i quali “l’azienda sanitaria del territorio sta operando sistematicamente per smantellare quel poco che l’ente pubblico ancora offriva ai cittadini del Piceno". "Mentre la dottoressa Natalini inaugura nuovi servizi, per i quali però non investe risorse umane, distogliendole da altre unità operative, riscontriamo che la Tac appena acquisita per il Madonna del Soccorso è ferma per un guasto, mentre le risonanze dei due ospedali resteranno chiuse i pomeriggi per carenza di tecnici di radiologia - denunciano le organizzazioni sindacali -. Ci chiediamo inoltre come interpretare la scelta che sta operando in queste ore di ricorrere al personale interinale. Perché mai mandare via personale precario che si è speso per questo territorio, ha acquisito competenze, ha maturato speranze, se poi si è costretti a ricorrere alle agenzie per il lavoro, investendo di responsabilità lavoratori dipendenti di terzi che mai acquisiranno affezione per questa Azienda pur di mantenere i servizi? È evidente - sottolineano - che mentre Natalini guarda già altrove, continua a smantellare pezzo dopo pezzo il servizio pubblico con l’incomprensibile silenzio della politica regionale e dei sindaci del territorio i quali, pur avendo ricevuto decine e decine di segnalazioni da parte nostra, mai hanno ritenuto di incontrarci o di intervenire per salvaguardare la salute dei loro concittadini”. 

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