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Domani si terranno i funerali di Christopher Thomas Luciani, il giovane di 17 anni brutalmente ucciso domenica scorsa nel parco ’Baden Powell’ di Pescara, dove è stato ammazzato con 25 coltellate. L’ultimo saluto è fissato per il 28 giugno alle ore 17 nella chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

A presiedere la funzione sarà monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo della diocesi di Pescara Penne, insieme al parroco don Mario Spadaccini. Il sindaco Simone Palozzo ha proclamato una giornata di lutto cittadino per commemorare il giovane vittima di questo tragico evento.
"Per chi vuole dare l’ultimo saluto al mio angelo...", scrive sui social, condividendo l’immagine del necrologio, la nonna Olga, che fin da quando lui aveva tre anni e mezzo si era presa cura di lui "come una mamma".


Nel manifesto funebre c’è una foto di Crox - così lo chiamavano gli amici - con i suoi capelli lunghi sulla fronte e il suo volto da bambino. "Ci prepariamo con immenso dolore e profonda commozione a dare il nostro ultimo saluto al nostro piccolo angelo Christopher", scrive sui social il sindaco di Rosciano.

L’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, alla presenza del collega Ildo Polidoro, ha confermato la brutalità dell’omicidio, evidenziando che le lesioni ai polmoni hanno causato uno shock emorragico fatale.
Dall’autopsia, andata avanti fino alla tarda serata di ieri, è emerso che a provocare la morte del ragazzo sono state lesioni che hanno interessato entrambi i polmoni, provocando uno shock emorragico irreversibile. Thomas sarebbe morto rapidamente.
L’esame - eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, alla presenza del collega Ildo Polidoro, perito di parte della famiglia della vittima - ha confermato il numero di colpi emerso in sede di ispezione cadaverica, cioè 25. L’autopsia è stata lunga e complessa per la necessità di identificare le singole lesioni, ma ha consentito di ricostruire in modo chiaro la dinamica, le cause della morte e quali siano stati i colpi letali.
Per l’omicidio del parco Baden Powell sono stati sottoposti a fermo due 16enni. L’unico vero intento è stato "quello di cagionare sofferenza e morte", si legge in un passaggio del provvedimento con cui il gip del Tribunale dei Minori dell’Aquila, ieri, ha convalidato il fermo.
Il quadro indiziario, scrive ancora il giudice, fa "risaltare come causa determinante dell’azione sia l’impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano". Un atroce delitto commesso per ’futili motivi’, circostanza che è contestata ai due minori.
La città di Pescara, che ieri si è raccolta nel dolore all’interno del parco teatro del delitto, dove si è svolta la veglia di preghiera promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, cui hanno preso parte oltre mille persone, è ancora sotto choc per l’accaduto. Ora dopo ora aumentano fiori e bigliettini lasciati all’ingresso dell’area verde. Sulla vicenda interviene anche l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi d’Abruzzo, che lancia un appello. "Regione, Asl ed enti locali - afferma - completino l’applicazione delle leggi dotando finalmente le scuole della figura dello psicologo scolastico e potenziando i servizi necessari. Due anni fa la Regione Abruzzo aveva compreso questa urgenza, varando due leggi fondamentali: una per l’istituzione dello psicologo di base e l’altra per l’istituzione dello psicologo scolastico. Mentre per lo psicologo di base, seppur lentamente, si sta procedendo, la legge sullo psicologo scolastico, approvata il 17 agosto 2023, non è ancora stata applicata".

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