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L’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, alla presenza del perito di parte Ildo Polidoro, ha confermato la brutalità dell’omicidio, evidenziando che le lesioni ai polmoni hanno causato uno shock emorragico fatale. Le mani e le braccia del 16enne Cristopher Thomas Luciani ucciso domenica scorsa nel parco Baden Powell, sono intatte. Nessun taglio, segno che il giovane non ha fatto in tempo a difendersi. L’area dei polmoni è massacrata da dieci colpi inferti da un’unica mano e mortali
Thomas se ne è andato in pochissimo tempo senza quasi fiatare, a causa di uno shock emorragico irreversibile. Il 16enne è morto rapidamente, giustiziato per poco più di 200 euro.
Per l’omicidio del parco Baden Powell sono stati sottoposti a fermo due 16enni. L’unico vero intento è stato "quello di cagionare sofferenza e morte", si legge in un passaggio del provvedimento con cui il gip del Tribunale dei Minori dell’Aquila, che ha convalidato il fermo. Una crudeltà confermata dall’autopsia. Un atroce delitto commesso per ’futili motivi’, circostanza che è contestata ai due minori.