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Urla, testate e addirittura un coltello da cucina. Lite furibonda tra le mura domestiche a Roccafluvione dove l'intervento dei carabinieri è stato provvidenziale per evitare la tragedia. Ad allertare i militari dell'Arma sono stati i vicini di casa quando hanno udito strani rumori che nel tardo pomeriggio di venerdì provenivano dall'abitazione dove era in corso il litigio. Rumori fuori dal normale che hanno spinto a richiedere aiuto al 112.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Venarotta che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. Secondo quanto trapela, un 35enne verso le 19 di venerdì 5 luglio, è rientrato a casa e probabilmente i preda ai fumi dell'alcol, ha cominciato ad inveire nei confronti della sua compagna. L'uomo avrebbe iniziato a picchiare la madre dei suoi due figli, a quel punto la suocera che ha assistito all'aggressione ha afferrato un coltello da cucina intimando all'uomo di lasciare in pace la figlia. Il 35enne ha cercato di disarmarla, da qui è sorto un alterco e le due donne hanno riportato ferite da taglio.

Anche l'uomo è rimasto ferito nella colluttazione. Sul posto è intervenuto il 118, le due donne trasportate in pronto soccorso sono state sottoposte alle cure del caso e poi dimesse con prognosi di venti giorni. Il 35enne assistito dall'avvocato Massimiliano Vitale è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di lesioni gravi. Fissata per lunedì alle ore 9 l'udienza per la convalida dell'arresto.

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