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Aveva massacrato di botte la madre che era intervenuta in sua difesa, così un 13enne fa il 112 e chiede aiuto alla Polizia. Quando gli agenti sono arrivati nella loro abitazione a Civitanova Marche hanno trovato il ragazzino in lacrime e visibilmente scosso, indicare la porta di casa, dove all’interno il padre stava picchiando la moglie, una donna di 42 anni di origini albanesi, nonché madre di tre figli.

La vittima aveva il volto tumefatto e subito sono scattati i soccorsi a lei e agli altri due figli, una ragazza di 16 anni anch’essa ferita e un bimbo di quasi due anni che piangeva disperato davanti all’ennesima scena di violenza vissuta tra le mura domestiche.
Solo poi gli agenti hanno raggiunto il 47enne, in camera, che urlando inveiva contro i familiari cercando di sminuire l’accaduto.

Dopo aver raccolto tutti gli elementi probatori, i poliziotti hanno tratto in arresto l’uomo, anche lui di origini albanesi, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni commesse ai danni della moglie e dei figli minori. Tutti i famigliari dell’arrestato sono stati medicati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitanova Marche, da dove sono stati dimessi con una prognosi di alcuni giorni.
Successivamente la donna insieme ai propri figli è stata accolta presso il Commissariato di Civitanova Marche dove, dal mese di novembre dello scorso anno è stata allestita la cosiddetta stanza rosa, dedicata alle vittime.
L’uomo, purtroppo recidivo e più volte protagonista di analoghi episodi, è stato associato alla casa circondariale di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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