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FANO - Lo scorso 11 agosto il terribile incendio che ha devastato tre capannoni su 4 della Carbon Line), azienda fanese specializzata nella produzione di yacht di lusso. Due mesi e mezzo dopo, una parte degli operai e del personale amministrativo, ha ripreso l’attività nella sede di via Papiria. A rotazione, operano circa 25-30 lavoratori, per coinvolgere il maggior numero dei 97 dipendenti che sono in cassa integrazione. Qualche settimana fa si è tenuto un incontro in Regione richiesto dai sindacati di categoria per avviare il percorso dello stato di risi. Si punta ad una proroga della cassa integrazione, che scadrà a novembre. Intanto, si cerca di fare luce sulle cause dell’incendio. E’ stato avviato il percorso tecnico con un sopralluogo al quale hanno preso parte i consulenti della Procura, del cantiere nautico danneggiato dal fuoco e della proprietà dell’area in questione. Servirà almeno un secondo incontro per accertare la natura del rogo e procede al dissequestro dei capannoni devastati dalle fiamme. Un secondo sopralluogo dovrebbe essere convocato entro la metà di ottobre. Le successive fasi saranno la ricostruzione degli edifici andati a fuoco, la ripartenza della produzione. E il ritorno al lavoro di tutti i dipendenti dell’azienda fanese.


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