Ascoli Piceno - "Yoga è Arte", concluso con successo il ciclo di lezioni nei luoghi suggestivi e iconici della città

Si è concluso con grande successo il percorso "Yoga è Arte", iniziativa che ha visto l’insegnante Stefania Campanelli unire la pratica yoga all’arte in una serie di lezioni svoltesi in alcune delle più suggestive location di Ascoli Piceno. Dal mese di ottobre, dieci lezioni hanno portato i partecipanti a praticare yoga in luoghi iconici come la Pinacoteca Civica, il Forte Malatesta, il Foyer del Teatro Ventidio Basso, la Chiesa di Sant’Andrea, il Palazzo dei Capitani, la Galleria Licini, il Museo dell’arte ceramica, il Ponte di Cecco e i Giardini Vescovili.

Questa esperienza unica è stata realizzata grazie alla collaborazione tra l’insegnante di yoga e l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, insieme ai Musei Civici. "Con questo progetto – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – abbiamo aperto luoghi d’arte alla pratica yoga, permettendo così di scoprire questi spazi attraverso un’ottica diversa. Una modalità di fruizione nuova e originale, che ha dato ottimi risultati".

Il Professor Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici, ha aggiunto: “Trasferire la pratica yoga all’interno di siti museali è stata una felice intuizione, che ha creato un’atmosfera davvero particolare e suggestiva durante le lezioni e che ha permesso di avvicinare tante persone ai nostri suggestivi gioielli architettonici”.

L’insegnante Stefania Campanelli ha espresso la sua soddisfazione: “Sono molto soddisfatta e grata per l’ampia partecipazione a ogni appuntamento. È stato bellissimo per me abitare questi luoghi magnifici in un perfetto connubio con la pratica dello yoga. Hanno preso vita assieme, regalando un’esperienza unica di bellezza artistica in armonia con i movimenti del corpo. Una soddisfazione per gli occhi e per la mente. Ringrazio di cuore il sindaco Fioravanti e il professor Papetti per aver sposato questo progetto”.

"Yoga è Arte" ha rappresentato un’innovativa modalità di fruizione degli spazi artistici e culturali della città, dimostrando come l’arte e lo yoga possano fondersi in un’esperienza armoniosa e arricchente, capace di attrarre e coinvolgere un pubblico variegato.