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FABRIANO (ANCONA) - 26 LUG - Un incontro che doveva servire a chiarire le cose si è trasformato in un incubo per una donna di Fabriano (Ancona). Nonostante l’ex fidanzato fosse destinatario di un divieto di avvicinamento per reati persecutori e fosse dotato di un braccialetto elettronico ancora non attivo, la donna ha deciso di incontrarlo. La scelta si è rivelata rischiosa, ma fortunatamente la donna aveva deciso di non andare da sola, bensì accompagnata da un amico.
All’inizio, l’uomo ha parlato tranquillamente, ma presto è andato in escandescenza e ha cominciato ad aggredirla, stringendola dalla schiena con forza. La situazione è degenerata fino all’arrivo dei carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fabriano, allertati dall’amico della donna. Grazie all’intervento dei carabinieri, la vittima è riuscita a divincolarsi e a scappare.
Il 30enne fabrianese è stato immediatamente arrestato per aver violato i provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. L’arresto, avvenuto venerdì scorso, è stato convalidato dal giudice del tribunale di Ancona, che ha deciso di non applicare ulteriori misure cautelari, confermando soltanto l’attivazione del braccialetto elettronico.
Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato rimesso in libertà, ma con il braccialetto elettronico finalmente in funzione. La vicenda sottolinea l’importanza delle misure di protezione e del supporto delle forze dell’ordine in situazioni di potenziale pericolo.