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Gli ascolani omaggiano Sant’Emidio. Città invasa, ieri (lunedì 5 agosto), per la festa del Patrono, nonché protettore dal terremoto, che ha richiamato in centro storico migliaia e migliaia di persone compresi molti turisti. Una tradizione che si è rinnovata, dunque, e che ha mostrato ancora una volta il grande attaccamento da parte di Ascoli al suo Santo. Tanti i momenti ricchi di interesse e di folklore, con la festa che si è conclusa con il consueto spettacolo pirotecnico, cominciato poco prima dell’una e durato quasi quaranta minuti. La giornata era iniziata prestissimo visto che già alle 5.45 del mattino sono stati tantissimi i fedeli ma anche i turisti che si sono accalcati sul Sagrato della Cattedrale per la benedizione e la consegna delle piante di basilico, simbolo della festività. E poi tutti nella cripta a visitare le spoglie del Vescovo di Treviri protettore dai terremoti. Alle 6 hanno preso il via le confessioni a piazza Arringo nei gazebo, lato Episcopio. Dopo le Sante Messe per la ’Famiglia degli Emidio’, alle 10 ci si è spostati nella chiesa di Sant’Emidio alle Grotte. Nel frattempo in Piazza Arringo c’è stata la consegna da parte del Sindaco Marco Fioravanti degli omaggi a tutti i cittadini di nome Emidio ed Emidia. Poi alle 11 di nuovo tutti in Cattedrale per il solenne pontificale con Benedizione Papale, presieduto dall’Arcivescovo di Treviri, Stephan Ackermann. Nel pomeriggio alle 18 è stato l’Arcivescovo della Diocesi di Ascoli e San Benedetto, monsignor Gianpiero Palmieri a celebrare la Santa Messa prima della solenne processione in onore di Sant’Emidio per le vie del centro della città. La Cattedrale è rimasta aperta e accessibile sino a dopo la mezzanotte per permettere il pellegrinaggio dei fedeli per la venerazione di Sant’Emidio. In migliaia hanno visitato la cripta e portato il proprio saluto al Patrono. 

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