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Disposti a tornare a seguire la squadra allo stadio, ma a determinate condizioni. Mentre in trasferta, a partire da domenica ad Arezzo per la sfida di Coppa Italia (alle 21), verrà esposto uno striscione polemico. I gruppi organizzati dell’Ascoli Calcio, in contestazione con la società bianconera, tornano a farsi sentire.
Riportiamo di seguito, integralmente, il comunicato firmato dai tifosi del Picchio.
Negli ultimi mesi ci siamo spesi in prima persona per affrontare le difficoltà sportive ed economiche che hanno colpito il nostro Ascoli.
Con il nostro impegno e la nostra dedizione, abbiamo cercato di costruire un futuro migliore per la squadra, convinti che solo con un coinvolgimento attivo dei tifosi, delle istituzioni e degli imprenditori si potessero superare le sfide che avevamo di fronte. Tutti insieme siamo riusciti a far sì che il cambio di categoria fosse più indolore possibile. Solo grazie al nostro lavoro di raccordo e alla nostra perseveranza, nella nostra città non si sono verificate le situazioni spiacevoli che annualmente ogni estate notiamo a pochi chilometri da noi. Tuttavia, il passaggio di mano del club, che continuiamo ad auspicare, non si è concretizzato.
A questo punto davanti a noi si è palesato un bivio: continuare ad accettare i compromessi che ci hanno portato all’ultima stagione che da tifosi abbiamo "ammirato" o indicare una via di cambiamento radicale alla proprietà, qualunque essa fosse.
Sappiamo cosa significa lottare per l’Ascoli, e siamo consapevoli che la nostra coerenza e fermezza sono state e saranno sempre la nostra forza.
Non possiamo accettare che nei ruoli apicali dell’ organigramma e del CdA societario restino le persone che ci hanno condotto alla situazione odierna. Pulcinelli intervenga.
Nelle prossime trasferte, ci identificheremo dietro lo striscione: “MEGLIO UNA COERENTE SOLITUDINE CHE UN VILE COMPROMESSO.”
Questo non è solo uno slogan, ma un monito per chi guida la nostra squadra: i piccoli cambiamenti non bastano. La dignità e la storia dell’Ascoli richiedono un impegno ben più profondo e concreto. I compromessi del passato non sono accettabili, soprattutto quando da loro dipendono l’identità e il futuro del nostro club.
Siamo pronti a riconoscere i segnali positivi ma non torneremo sugli spalti finché non vedremo che i cambiamenti sono determinati da una chiara volontà di riportare l’Ascoli dove merita, da una visione ambiziosa che renda giustizia alla nostra gloriosa storia e dalla voglia di chiudere definitivamente con i dirigenti che hanno portato al fallimento sportivo e gestionale.
Fino a quel momento, continueremo a camminare da soli, perché preferiamo una solitudine coerente alla complicità con una gestione come quella dello scorso anno.
Siamo aperti a tornare a fare la nostra parte, pronti a sostenere la squadra con la forza e la passione che ci contraddistinguono, non appena vedremo un cambio di passo radicale e strutturale, sostenuto da un reale impegno per il bene dell’Ascoli Calcio.
L’ASCOLI CALCIO È DI CHI LA MERITA