"Aperimessa" a Urbino, l’idea di frate Andrea diventa virale sui social

Come far tornare i giovani a Messa? Da questo interrogativo, nella mente di frate Andrea Ricatti è scattata l’idea dell’aperimessa. O meglio il manifesto affisso a Urbino recita“Messa & spritz”. Ogni domenica, dalle 19:15, tutti alla parrocchia universitaria di Urbino: dopo la messa, apericena e spritz offerti per tutti. Un modo per riportare le pecorelle smarrite all’ovile e ritrovarsi per un momento conviviale dopo la liturgia domenicale. Per alcuni si tratta di una lodevole e sacrosanta iniziativa per favorire la partecipazione dei più giovani; per altri è un’idea ai limiti della blasfermia che non può essere in alcun modo tollerata.

Di certo è che sui social la locandina è diventata subito virale scatenando un putiferio di commenti. L’intento di Fra’ Andrea Ricatti è quello di far sì che quanti più ragazzi prendano parte alla celebrazione eucaristica, ma nel giro di poche ore è finito al centro di una bufera da parte di chi lo ha a messo nel mirino per aver portato avanti una proposta alcolica tra i giovani. Ma oltre a questo a far discutere è proprio il modo in cui il manifesto è stato impostato graficamente: il calice liturgico messo al fianco del bicchiere con spritz e ghiaccio non è stato visto di buon occhio da molti fedeli. E primeggia anche la scritta "2xuno" dove la "O" è riempita dall’immagine di Cristo.

Sui social tantissimi commenti: «Mi rattrista che siamo arrivati a questo livello per attirare i giovani. Mettere il sacrificio di Cristo sull’altare allo stesso livello di uno spritz». E’ come miscelare “sacro e profano”. Ma c’è anche chi esprime solidarietà al frate che si è già scusato con chi si è sentito offeso, ribadendo però che la sua iniziativa non è certo la prima in Italia. E ricordando che "La tradizione sin dai primi secoli del Cristianesimo prevedeva dopo l’Eucarestia un momento conviviale. Il Papa ci spinge a una Chiesa in uscita e vicina ai giovani e noi facciamo questo, senza dimenticare affatto la liturgia". Quindi la locandina troverà probabilmente un’altra grafica, ma l’iniziativa per confrontarsi coi giovani resterà.