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PORTO SANT’ELPIDIO – Un sodalizio criminale è stato smascherato dai carabinieri di Porto Sant’Elpidio che hanno denunciato tre persone accusate di usura, estorsione e appropriazione indebita. La vicenda ha coinvolto un ristoratore locale, ingannato e messo in una situazione finanziaria disperata dal proprio manager di fiducia. Tutto è iniziato quando il manager, un 53enne residente a Porto Sant’Elpidio, ha iniziato a sottrarre furtivamente parte degli incassi del ristorante. Per coprire il suo comportamento illecito, ha fatto credere al proprietario di essere insolvente nei confronti dei fornitori, creando così una falsa emergenza economica. A questo punto, il manager ha coinvolto due suoi complici, un 59enne di origini campane e un altro 59enne piemontese, anch’essi residenti a Porto Sant’Elpidio. I tre hanno architettato un piano per "aiutare" il ristoratore, offrendo un prestito di 40mila euro, somma che avrebbe dovuto essere restituita raddoppiata, raggiungendo così gli 80mila euro in un solo anno. Un tasso d’interesse evidentemente usuraio. Fortunatamente, il ristoratore ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, insospettito dalle condizioni del prestito e dalle pressioni esercitate su di lui. Le indagini condotte dai militari hanno permesso di smascherare il piano criminoso, portando alla denuncia dei tre individui coinvolti.
L’operazione dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, salvando il ristoratore da una trappola finanziaria che avrebbe potuto distruggere non solo la sua attività, ma anche la sua vita.

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