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PESARO – La crisi idrica che sta colpendo il Pesarese continua a destare preoccupazione, e per far fronte alla situazione critica, il Comitato Provinciale di Protezione Civile di Pesaro e Urbino, convocato dalla Regione Marche insieme al Prefetto di Pesaro Urbino, Emanuela Saveria Greco, ha deciso di mantenere attivo il Pozzo Burano, riducendone però la portata.

L’assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi, ha spiegato che, nonostante il miglioramento parziale delle condizioni, la situazione resta grave. Il fiume Metauro, che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento idrico per la zona durante l’anno, è in condizioni di forte sofferenza. Questa criticità aveva già portato, il 7 agosto scorso, alla messa in funzione del Pozzo Burano, che immette acqua nel fiume a monte con una portata di 300 litri al secondo.

"Teniamo costantemente sotto controllo l’evolversi della crisi idrica", ha dichiarato Aguzzi, sottolineando come la speranza di un miglioramento legato alle piogge estive non si sia concretizzata. Tuttavia, un lieve miglioramento della situazione ha consentito di ridurre la portata del Pozzo Burano da 300 a 250 litri al secondo, per cercare di bilanciare il bisogno di acqua con la necessità di non sovraccaricare il sistema idrico.

Il Comitato ha già programmato una nuova riunione per il prossimo giovedì 29 agosto, durante la quale verrà valutata nuovamente la situazione e decise eventuali ulteriori misure. La gestione dell’acqua nel Pesarese continua a essere una sfida cruciale, con l’obiettivo di garantire l’approvvigionamento necessario senza compromettere ulteriormente le risorse naturali già sotto pressione.

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