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ORTONA – La morte di Lorena Paolini, avvenuta lo scorso 18 agosto nella sua abitazione a Ortona, è ora ufficialmente considerata un omicidio. L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, ha confermato i sospetti che si erano diffusi fin dai primi giorni: la donna, di 53 anni, non è deceduta per cause naturali ma è stata uccisa. Sebbene i risultati definitivi dell’autopsia saranno disponibili solo tra circa 60 giorni, le prime evidenze raccolte durante l’esame hanno portato a questa conclusione. Lorena Paolini era stata trovata senza vita nella sua casa, con una strana ecchimosi sul collo che aveva subito insospettito i soccorritori del 118 e i carabinieri intervenuti sul posto. Da quel momento, le indagini si erano concentrate sulla possibilità di un atto violento, tanto che il marito della donna, Andrea Cieri, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Nel corso dell’interrogatorio, avvenuto nei giorni scorsi, Cieri ha negato ogni coinvolgimento nella morte della moglie, dichiarando di essere estraneo ai fatti. Tuttavia, le circostanze e le prove raccolte fino a ora sembrano puntare in una direzione diversa, con l’autopsia che ora fornisce un importante tassello a sostegno dell’ipotesi investigativa.
La comunità di Ortona è sconvolta da questa tragedia, che ha riportato alla ribalta il tema della violenza sulle donne. Le indagini continuano, con gli inquirenti che stanno cercando di ricostruire nel dettaglio le ore che hanno preceduto la morte di Lorena Paolini, per chiarire definitivamente quanto accaduto e capire anche quale potrebbe essere il movente di questo delitto. 

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