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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Resta. Invece no: è in discussione. Alla fine Maurizio Lauro rimarrà sulla panchina della Samb. Niente ribaltone: il tecnico ischitano (grottammarese d’adozione) dirigerà regolarmente la ripresa degli allenamenti fissata per il 27 dicembre. Toccherà a lui provare a riprendere la capolista Campobasso, ora 3 punti sopra, per vincere un campionato che un mese fa pareva quasi ipotecato.
Avanti con Lauro, insomma. Nulla di ufficiale, ma la decisione sarebbe già stata presa dalla dirigenza. O se preferite: da Vittorio Massi. Il presidente, ospite a Ritmo di Samb, la nostra trasmissione dedicata ai rossoblù, giovedì sera si è assunto la paternità della scelta da compiere: "Sono tutti in discussione, staff tecnico e giocatori. Lauro? Qualunque sarà la scelta, la farò io".
Ebbene Massi punta sulla continuità del progetto tecnico. Convinzione rafforzata dalle riflessioni e dai faccia a faccia dell’ultimo paio di giorni.
Perché? Punto primo: "Nessuno ci ha messo sotto" ha rimarcato lo stesso Massi, dando valore al girone di andata e di conseguenza al lavoro di tutto lo staff, Lauro compreso. Senza dimenticare i 12 episodi da moviola che sostanziano un dossier da inviare agli organi competenti. Secondo: affidarsi a un altro allenatore (il nome dell’ex Mirko Cudini è circolato in modo insistente nell’ultima settimana, ma più del contratto fino al 2025 in essere col Foggia, che lo ha silurato il 14 dicembre, pesa in negativo il no dell’estate scorsa alla Samb) significherebbe perdere del tempo per sintonizzarsi su un nuovo corso. Terzo: la Samb, questa Samb, vuole restare società differente (dirigenza locale, conti in ordine, lungimiranza), che non cade nella tentazione di cambiare alla prima difficoltà, non cede alle pressioni dell’ambiente che vorrebbe la testa di Lauro.
Dunque si torna alle dichiarazioni di mercoledì sera, dopo l’1-3 con la Vigor Senigallia, del direttore sportivo Stefano De Angelis ("Lauro non è in discussione"). Si insiste sulla filosofia: fatte determinate scelte, si difendono (fino a prova contraria). Il che non significa che la pausa di riflessione non sia servita e non servirà. Va invertita la tendenza dei gol presi nel finale di gara (Avezzano, Chieti, Campobasso, Atletico Ascoli, Vigor), del crollo - più mentale che fisico - dall’80’ in poi. Ecco. Lauro evidentemente nelle ultime 48 ore avrà fornito le risposte che la Samb si aspettava. Quelle di credere ancora nella risalita, di poter gestire le pressioni. Magari la società lo supporterà di più in questo doppio compito.
Danilo Alessandro dopo il rigore fallito con il Fano
Lauro sì, Danilo Alessandro no. Anche qui decisione presa: Il 35enne attaccante verrà svincolato. L’ex Lumezzane, che si dovrebbe avvicinare a casa, è parso svuotato nelle ultime partite. I problemi personali non gli hanno dato tregua. Meglio per tutti, allora, chiuderla qui.
Saluta anche l’under Alessandro Evangelisti, finito in Eccellenza al Castelfidardo.
Mercato, ma in entrata. Dopo i centrocampisti Moussa Touré (all’esordio con la Vigor) e Francesco Bontà (arriva il 27) e l’esterno Luca Senigagliesi, sono ore decisive per il jolly d’attacco Daniel Giampaolo. Qualora scendesse in campo con la sua Recanatese, nella sfida interna contro la Virtus Entella e quindi la Samb si vedesse costretta ad aspettarlo fino a fine gennaio (deve trascorrere un mese dall’ultima presenza per chi scende di categoria), il ds De Angelis virerebbe su altri obiettivi. In caso contrario si andrebbe alla stretta finale, per un altro colpo di spessore.
Infine: sempre viva l’ipotesi di tesserare un portiere classe 2004.