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Arrestato tre volte e condannato due, uscito di carcere aveva ripreso a perseguitare la ex. La storia arriva da Lanciano e protagonista è un uomo che aveva già scontato due pene: la prima a un anno e 4 mesi, poi a 3 anni e 6 mesi di reclusione.

Era tornato libero lo scorso 22 settembre lasciando i domiciliari ed aveva ripreso a perseguitare la sua ex con vessazioni e pedinamenti. Per questo è finito nuovamente in manette ed è stato arrestato, e posto ai domiciliari. Protagonista di questa triste pagina è un 57enne di Casoli (Chieti) che da anni sta rendendo impossibile la vita di una donna con la quale ha avuto una relazione. Scattato il codice rosso, il procuratore capo di Lanciano (Chieti), Mirvana Di Serio, ha chiesto e ottenuto dal gip Massimo Canosa un nuovo provvedimento restrittivo a seguito di indagine della polizia, coordinata dal vice questore Miriam D’Anastasio. I nuovi episodi di stalking sono avvenuti a settembre, ottobre e novembre.

Il 15 dicembre all’uomo è stato notificato il provvedimento di sorveglianza speciale per tre anni deciso dai giudici dell’Aquila, su proposta del questore di Chieti. Provvedimento che comincia dopo l’uscita dalla detenzione. Adesso la Procura di Lanciano accusa l’uomo di nuove condotte persecutorie e minacciose.


A ottobre l’indagato ha cominciato ad appostarsi vicino all’abitazione della donna e nei luoghi da lei frequentati, a novembre si è presentato nel negozio dove lei lavora. "Sussiste il concreto pericolo che il comportamento dell’indagato degeneri ulteriormente fino ad arrivare a forme di aggressione fisica più gravi di quelle poste in essere" ha precisato il procuratore al gip. Oggi, al termine dell’interrogatorio di garanzia, la Procura ha chiesto la conferma dei domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico. Il difensore, l’avvocato Pasquale Piscopo, ha invece chiesto l’obbligo di dimora o il divieto di avvicinamento alla vittima. Il gip si è riservato di decidere sul nuovo provvedimento. 

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