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Nel corso di un’operazione giudiziaria al supercarcere di Lanciano sono stati trovati e sequestrati 8 telefonini cellulari, un coltello a serramanico e della droga in due panetti solidi. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno inoltre arrestato, in collaborazione dei carabinieri, un uomo campano, di Acerra, che ha chiesto di accedere a colloquio con un suo familiare. Dai controlli preliminari è risultato che era ricercato e che a suo carico c’era un mandato di cattura per il reato associazione a delinquere di stampo mafioso. Quanto ai telefonini e coltello entrati in carcere si sospetta che siano stati lanciati dall’esterno, aldilà del muro di cinta. La struttura penitenziaria dispone infatti di un sistema anti drone che non sarebbe entrato in azione. Nonostante la continua emorragia di personale di polizia penitenziaria e, il piano ferie estivo in atto, la lotta per garantire la legalità all’interno continua senza sosta - spiega il segretario locale del sindacato Sappe, Piero Di Campli -. Un plauso al personale che non esita ad intervenire mettendo a rischio la propria incolumità personale, come i colleghi che la settimana scorsa hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere a seguito di aggressione e resistenza da parte di un detenuto sorpreso con il telefono cellulare. L’installazione di un innovativo sistema anti drone ha limitato di certo ma non impedito i tentativi di far arrivare all’interno generi vietati o illegali come droga, telefoni, armi. Il Sappe chiede rinforzi urgenti perché non si può chiedere ulteriori sacrifici al personale oramai stremato dal lavoro e dalle ore di straordinario". Attualmente al supercarcere di Villa Stanazzo ci sono 250 detenuti a fronte di un centinaio di agenti di polizia penitenziaria. 

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