Condividi:

PESARO - Campo largo nel centrosinistra a livello nazionale per sconfiggere Giorgia Meloni. Ma un’alleanza ampia anche nelle Marche, in grado alle prossime regionali, di riconquistare Palazzo Raffaello contro Francesco Acquaroli. Su questa linea si è snodato l’atteso confronto di mercoledì sera alla Festa dell’Unità tra il leader di Italia viva Matteo Renzi e l’europarlamentare Matteo Ricci. Renzi, che mancava alla Festa dell’Unità da due anni, è stato accolto dal popolo pesarese di sinistra con curiosità. Sicuramente con un atteggiamento di apertura nei suoi confronti, tra strette di mano e saluti. Apertura che lo stesso ex premier ha espresso verso la creazione di quel campo largo lanciato dalla segretaria Pd Elly Schlein. E ripreso da Ricci, il quale ha voluto fortemente Renzi sul palco della festa dell’Unità, nonostante una serie di mugugni che in prima istanza si erano creati nel Pd marchigiano.
Dopo più di un’ora di confronto, moderati dalla giornalista Myrta Merlino, Renzi e Ricci si sono salutati con un abbraccio e un’intesa, tra Pd e Italia Viva che ora dovrà trovare concretezza e superare le resistenze degli alleati, a partire dal movimento Cinque Stelle, ma anche nell’area dei partiti di sinistra.
Per Renzi il candidato del centrosinistra alle prossime regionali dovrà essere in grado di intercettare voti oltre gli steccati politici, sul modello Ricci.
L’ex sindaco di Pesaro, dal canto suo, non si è sbottonato sulla sua possibile candidatura alla presidenza delle Marche, che sembra essere sempre più in discesa. Per ora punta a creare un campo largo anche a livello regionale. E lancia, come possibile interlocutore di un’area moderata di centro, l’ex Governatore Gian Mario Spacca.


Tutti gli articoli