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Era una promessa del ciclismo Simone Roganti, ma la sua vita si è spezzata a soli 21 anni. Un malore improvviso lo ha colpito nella serata di venerdì mentre era a casa, a Spoltore. Una tragedia che si è consumata davanti agli occhi dei genitori che immediatamente hanno allertato i soccorsi intorno alle 22.30. Una volta arrivati nella loro abitazione di Villa Santa Maria, i sanitari del 118 purtroppo hanno potuto solo constatare il decesso del giovane ciclista.

Una tragedia nel mondo del ciclismo abruzzese e italiano. Simone Roganti aveva compiuto 21 anni lo scorso 25 agosto e sarebbe dovuto partire nei prossimi giorni per andare a correre in Belgio e dove avrebbe firmato anche un contratto da professionista.

Simone era il portacolori della formazione marchigiana Continental MG. K Vis Colors for Peace e il 15 settembre avrebbe dovuto partecipare al Trofeo Matteotti di ciclismo che si corre a Pescara.

Purtroppo il suo cuore ha smesso di battere troppo presto. Davvero difficile da accettare una morte così improvvisa per un giovane atleta sottoposto a continui controlli medici per la sua attività agonistica.

Non a caso la procura di Pescara ha aperto un fascicolo e il Pm Luca Sciarretta ha disposto l’autopsia del corridore per chiarire la cause del decesso.

La tragica notizia della scomparsa di Simone Roganti ha scosso l’intero mondo delle due ruote, lasciando tutti senza parole. Uno strazio per il papà Fabiano, la mamma Alessandra e la sorella Lucrezia. 

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