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TERAMO – Nove persone sono state arrestate all’alba dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Teramo nell’ambito di una vasta operazione antidroga che ha interessato i Comuni di Roseto degli Abruzzi, Pineto, Tortoreto e Sant’Omero.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Teramo, è il risultato di un’articolata indagine che ha permesso di smantellare una rete di spaccio di cocaina gestita da due famiglie legate tra loro da vincoli di parentela.
Secondo quanto emerso, i due nuclei familiari avevano dato vita a una vera e propria “impresa di famiglia” dello spaccio, con una fitta rete di clienti di ogni ceto sociale ed età, attivi soprattutto lungo la costa teramana, in particolare a Roseto e Tortoreto.
L’attività investigativa, avviata nel settembre 2024 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo, ha documentato circa 100 cessioni di cocaina giornaliere. Durante le indagini, i militari hanno inoltre arrestato in flagranza un cittadino italiano legato al gruppo, trovato in possesso di 800 grammi di cocaina.
Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati complessivamente circa 300 grammi della stessa sostanza e 40.700 euro in contanti, nascosti in un covo utilizzato per eludere i controlli.
Oggi, nella fase esecutiva dell’operazione, supportata da unità cinofile del Nucleo di Chieti e da un velivolo del 5° N.E.C. di Pescara, i Carabinieri hanno inoltre effettuato 13 perquisizioni domiciliari, rinvenendo altri 12mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Al termine delle formalità, quattro indagati sono stati condotti nel carcere di Teramo, mentre cinque sono stati posti agli arresti domiciliari, di cui quattro con braccialetto elettronico.