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È stato condannato a cinque anni di reclusione un sessantaquattrenne ascolano accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e detenzione di sostanze stupefacenti. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ascoli, Angela Miccoli, al termine del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, che ha comportato la riduzione di un terzo della pena.

I fatti risalgono al 21 novembre 2024, quando l’uomo fu protagonista di un inseguimento conclusosi con un colpo di pistola che lo ferì accidentalmente a una gamba. Quel pomeriggio gli agenti della Questura di Ascoli, impegnati in un’operazione antidroga, lo avevano notato mentre percorreva una strada sterrata a Campolungo. Alla vista della pattuglia, il 64enne fuggì in retromarcia, dando il via a una corsa ad alta velocità.

Dopo poche centinaia di metri, la sua auto urtò quella della polizia. Sceso dal veicolo, l’uomo colpì un agente con un calcio al ginocchio e tentò di scappare a piedi. Durante l’inseguimento, il poliziotto cadde e partì accidentalmente un colpo che lo ferì alla coscia sinistra. Nonostante la ferita, il fuggitivo continuò la corsa fino a essere bloccato, dopo una colluttazione, da due agenti che riportarono contusioni e traumi, uno con quaranta giorni di prognosi.

Nelle perquisizioni successive furono trovate sostanze stupefacenti riconducibili all’uomo, arrestato per droga e aggressione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Felice Franchi, ha sostenuto che l’imputato agì per paura, mentre il pm Umberto Monti aveva chiesto nove anni, ridotti a sei per il rito abbreviato. Il giudice ha fissato la pena a cinque anni, con multa, sospensione della patente e risarcimento ai due agenti, rappresentati in giudizio dall’avvocato Alessandro Angelozzi.

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