Ancona - Abusò su 17enne, la Corte d’Appello ribalta sentenza di primo grado e lo condanna a tre anni

Il consenso in un rapporto sessuale deve esserci dall’inizio alla fine. Per questo la Corte di Appello di Ancona ha condannato a 3 anni di reclusione un 31enne ritenuto colpevole di aver violentato una ragazza di 17 anni. La decisione è arrivata dopo circa un’ora di camera di consiglio e ribalta il verdetto di primo grado dove i giudici del tribunale di Macerata scrivevano che la ragazza, una straniera che si trovava a Macerata nell’estate del 2019 per motivi di studio «aveva già avuto rapporti dunque era in condizione di immaginarsi i possibili sviluppi della situazione». La giovane aveva accettato la proposta dell’amica di un’uscita in quattro poi si era appartata in macchina con lui «senza manifestare - si legge nella sentenza di primo grado - sino a quel momento alcuna contrarietà. La ragazza invece denuncia la violenza sessuale perché si oppone alla volontà dell’imputato di avere un rapporto con lui che si mette sopra di lei bloccandole la spalla con una mano e ne abusa. Nel corso dell’udienza oggi in Corte d’Appello ad Ancona la sostituta pg ha sottolineato che le parole della ragazza furono "precise e puntuali"."Per non incorrere in violenza - ha ricordato la pg - il consenso ci deve essere dall’inizio alla fine del rapporto: lei manifestò subito il suo no". La giovane, hanno ricordato accusa e parte civile assistita dall’avvocato Fabio Maria Galiani, uscì dall’auto e raccontò subito alla sua migliore amica che gli era stato fatto del male. I difensori dell’imputato, che oggi era presente in aula, gli avvocati Mauro Riccioni e Bruno Mandrelli, hanno invece chiesto la conferma dell’assoluzione parlando di processo indiziario e ribadendo la non credibilità delle dichiarazione rese dalla ragazza tra cui il fatto che non avrebbe urlato o chiesto aiuto al momento del fatto e l’assenza di lesioni riscontrate durante gli accertamenti medici prima di sporgere la denuncia.

La difesa preannuncia ricorso in Corte di Cassazione non appena avrà esaminato le motivazioni della sentenza di secondo grado.