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L’ennesima denuncia nei confronti della sanità pescarese. E’ quella avanzata dal consigliere comunale di Pescara Domenico Pettinari che assieme ad alcuni cittadini si è incatenato simbolicamente davanti all’ospedale cittadino. La notizia che ha fatto andare Pettinari su tutte le furie è quella relativa ai tagli previsti, per un disavanzo di oltre 60 milioni di euro. Per rientrare da questo disavanzo alla Asl di Pescara ci saranno sforbiciate per almeno 5 mln. “E allora ad una situazione già disagiata con questi tagli si andrà a finire davvero ad una sanità da terzo mondo – ha spiegato Pettinari -. Tagli che riguarderanno anche la spesa farmaceutica”. Al pronto soccorso, inoltre, ci sono attese per i degenti per la mancanza di posti letto e il consigliere ha chiesto di aumentare i posti letto. Nonché di assumere più medici perché per esempio nel Ps dell’ospedale mancano almeno sei medici. E poi potenziare la medicina territoriale perché solo così facendo si potrebbe sgravare di lavoro l’ospedale e il suo pronto soccorso con meno accessi. "La proposta di elevare l’ospedale a Dea di II livello – ha sottolineato Pettinari - significherebbe avere un polo specialistico con più discipline, più personale e più fondi. Infine è stato denunciato ancora l’inutilizzo dell’elisuperficie dell’ospedale che comporterebbe ritardi, secondo il consigliere, nella gestione dei malati gravi soccorsi con l’elicottero. Il consigliere Massimiliano Di Pillo ha poi aggiunto che "non bisogna sottovalutare quanto accaduto pochi giorni fa all’Interno del reparto di Oncologia. Prima i medici e gli infermieri e gli Oss li osannavamo ora li abbandoniamo al loro destino". 

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