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Dipendenti infedeli di una società appaltatrice dei servizi cimiteriali, che opera in diversi Comuni della Provincia di Ancona, nel corso delle esumazioni ed estumulazioni estraevano le protesi dentarie in oro dalle salme e le rivendevano a un "compro oro". I fatti, emersi nell’ambito di un’indagine dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Jesi, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, risalgono allo scorso anno. Dalle indagini dei carabinieri è stato anche riscontrato, in occasione dell’estumulazione di una salma, che alcuni degli indagati, insieme a un dipendente di un’impresa di onoranze funebri, avevano proceduto alla riduzione del corpo sebbene non completamente mineralizzato. Nei confronti degli indagati la Procura ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Devono rispondere, a vario titolo, dei reati di vilipendio di cadavere e di distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. 

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