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ANCONA - Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la fascia costiera delle Marche a partire dal 18 settembre, il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per la regione, su proposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. Si tratta di un primo passo per affrontare i danni causati dalle forti piogge e dai fenomeni meteorologici estremi che hanno devastato il territorio.

Primi fondi stanziati

Il governo ha approvato un primo stanziamento di 4 milioni di euro, destinato a coprire gli interventi più urgenti. Questo finanziamento servirà a garantire il soccorso alla popolazione colpita, ripristinare i servizi pubblici e le infrastrutture strategiche, nonché a sostenere le misure di assistenza immediata. I fondi provengono dal Fondo per le emergenze nazionali, lo stesso che ha stanziato anche 20 milioni per l’Emilia Romagna.

Vertice in Regione e prossimi passi

Domani si terrà un vertice in Regione, presieduto dal governatore Francesco Acquaroli e dall’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi, per incontrare i sindaci dei comuni colpiti e tracciare una prima stima dei danni. Circa 85 comuni, in particolare lungo la costa, hanno attivato i Centri Operativi Comunali (Coc) per far fronte all’emergenza. La Regione ha chiesto ai sindaci di fornire una documentazione dettagliata dei danni subiti entro venerdì, per avviare la macchina dell’emergenza in collaborazione con il governo nazionale.

Le zone più colpite

Dai sopralluoghi effettuati, emerge che l’area più colpita è quella dell’Anconetano, con gravi danni nelle località di Castelferretti, Falconara, Numana, Marcelli, Osimo, Loreto e in diverse frazioni di Ancona. Anche altre aree delle Marche, come Marotta nel Pesarese e Porto Recanati e Potenza Picena nel Maceratese, hanno subito danni significativi. Per quanto riguarda le infrastrutture, la situazione più critica si registra sulla strada 361 Septempedana tra Osimo e Ancona, dove si è verificata una frana.

Il presidente Acquaroli ha espresso gratitudine per la tempestività del governo, dichiarando: "Ringrazio il presidente Meloni e il ministro Musumeci per la prontezza con cui hanno risposto all’emergenza. Ora ci aspetta un lavoro di stima e ricostruzione".

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